Tra le nuove forme di dipendenze sociali, ovvero quei
fenomeni che hanno a che fare con comportamenti e usi legittimi e socialmente
incentivati, che presentano il bisogno di essere reiterati con modalità
ossessive e compulsive, riveste particolare interesse la dipendenza affettiva.
La dipendenza affettiva è una forma di dipendenza che si
sviluppa all’interno delle dinamiche interattive ed affettive di una coppia.
La dipendenza affettiva è una componente caratteristica
della nostra vita, poiché è attraverso ad essa che possiamo soddisfare i
bisogni di approvazione, conferma, stima da parte degli altri, elementi che in
ultimo incidono sulla propria autostima. Quindi la condizione di dipendenza
dall’altro da sé è funzionale ai fini del perseguimento di un ottimale stato di
benessere psicologico.
Essa comunque può assumere una forma patologica, quando il
desiderio di fondersi con il patner - elemento che pur contraddistingue
l’innamoramento - è esasperato e mantenuto nel tempo, sino a compromettere la
vita e il benessere dei soggetti coinvolti. In una relazione sana questo
desiderio fusionale tende progressivamente, con lo stabilizzarsi della
relazione, ad affievolirsi.
La dipendenza affettiva è quindi definibile nei termini di
condizione relazionale caratterizzata da un eccessivo bisogno di sentirsi
dipendere dal patner e dalla mancanza di reciprocità nella relazione di coppia,
tale per cui al suo interno è identificabile un patner - il dipendente per
l’appunto- che è donatore d’amore a senso unico, condizione che crea malessere.
Nella “Love Addiction” la persona dipendente prova nei
confronti del partner piacere e sensazione di euforia, come nel caso delle
dipendenze da sostanze, anche per effetto degli effetti neurofisiologici
determinati dagli ormoni coinvolti nell’innamoramento.
L’amare l’altro diviene una forma di sofferenza psicofisica
poiché gran parte delle energie fisiche, mentali ed emotive sono investite
nell’amare l’altro, al fine di ricevere amore e soprattutto approvazione, per
effetto di una difficoltà nel riconoscere i propri bisogni accompagnata dalla
tendenza a metterli in secondo piano rispetto i bisogni dell’altro.
Non ci si riesce a prendere cura di sé, a creare e mantenere
spazi per la propria crescita personale e autodeterminazione, in quanto tutta
l’attenzione e tutte le energie sono impiegate verso il partner.
Altra caratteristica della dipendenza affettiva è
l’atteggiamento negativo e svalutante verso sé, come conseguenza del senso di
inadeguatezza che contraddistingue le persone inclini a dipendendere dall’altro
e l’eccessiva idealizzazione del patner. A questo si aggiunge anche un’estrema
tolleranza nei confronti del partner e delle sue caratteristiche, anche negative
e da continue richieste di assoluta devozione e di rinuncia da parte dell’amato.
La persona dipendente ha la tendenza a trascorrere sempre
più tempo con l’altro, e a lasciare a questo sempre minori spazi personali.
Questo è alimentato dall’incapacità di mantenere una “presenza interiorizzata”
dello stesso, condizione che determina una progressiva perdita di contatti e
relazioni con ciò che sta al di fuori della coppia. L’assenza della persona
amata determina uno stato di apprensione e disperazione che viene meno solo
ristabilendo il contatto con il partner.
Come ogni forma di dipendenza, anche quella affettiva è
caratterizzata dall’incapacità dicontrollare il proprio comportamento, connessa
alla perdita dell’Io e alla capacità critica relativa a sé stessi.
Le ricerche hanno evidenziato alcune caratteristiche
personologiche che contraddistinguono le persone affettivamente dipendenti e
che rinviano a dei bisogni emotivi che in tali circostanze sono come
esasperati:
- - il bisogno di sicurezza, che viene soddisfatto
ricercando continue approvazioni e gratificazioni dal partner;
- - la tendenza a disconoscere i propri bisogni, come
conseguenza di un’infanzia in cui la persona è stata abituata a limitare le
proprie aspettative, in conseguenza a delle esperienze relazionali precoci di
trascuratezza, inappaganti e frustranti, e dunque di figure genitoriali
incapaci di rispondere adeguatamente ai bisogni affettivi del bambino e di
esperienze di “vuoto affettivo” vissute in modo traumatico. Spesso, sempre al
fine di negare e disconoscere i propri bisogni e stati interni, la scelta è
orientata verso partner "problematici", portatori a loro volta di
altri tipi di dipendenza (droghe, alcol, gioco d'azzardo, ecc.).
Si tratta quindi di una condizione basata su vissuti di un
rifiuto precoce legato alla propria inadeguatezza che si ripresenta nella
relazione di coppia, per effetto dei modelli relazionali appresi.
Ma quali sono i segni della dipendenza affettiva? Questi
possono essere così riassunti:
- -terrore dell’abbandono e della separazione
- evidente mancanza di interesse per sé e per la propria vita
- paura di perdere la persona amata
- devozione estrema
- gelosia morbosa
- isolamento
- incapacità di tollerare la solitudine
- stato di allarme e di panico davanti alla minima contrarietà
- assenza totale di confini con il partner: la relazione è simbiosi e fusione
- paura di essere se stessi
- senso di colpa e rabbia.
In letteratura sono comunque identificabili varie tipologie
di Love Addiction, corrispondenti ad altrettanti profili di dipendenti
affettivi:
- Dipendente Affettivo Ossessivo, caratterizzato da una marcata tendenza all’ossessività nei confronti del partner idealizzato, tale per cui non riesce a”farne a meno” anche se indisponibile, a livello sia emotivo che sessuale, non amorevole, distante, abusivo, egoista.
- Dipendente dalla Relazione, che in genere non è più innamorato del partner ma al contempo è incapace di lasciarlo andare e di rinunciare alla relazione, per paura del cambiamento e soprattutto per paura di restare solo.
- Dipendente Affettivo Narcisista, altamente egocentrico, ma con bassa autostima - tratto tipico del narcisismo - pur comunque mascherata dalla grandiosità.Appare distaccato ed indifferente, piuttosto che ossessivo. L’abbandono del patner è comunque vissuto in modo disperato, con la tendenza a protrarre la relazione, anche mediante l’uso di violenza.
La dipendenza affettiva è un fenomeno problematico, e per
tale motivo si ritiene essere necessario seguire un percorso psicoterapeutico,
sia individuale che di coppia, al fine di ristabilire l’equilibrio sia
individuale che relazionale. Il percorso è finalizzato a permettere alla
persona dipendente capire e definire chiaramente i propri bisogni,
consentendogli di “vedere” e comprendere le proprie risorse cui potere
attingere per ristabilire una condizione di benessere psicologico.
Il percorso sarà strutturato in modo da consentire alla
persona dipendente di riappropriarsi della propria vita in funzione non sono
dell’altro ma anche e soprattutto in funzione di sé; riacquisire spazi
personali; scoprire, affinare, acquisire risorse personali che permettano
l’autodeterminazione.
Guerreschi C.(2005). New
addictions. Le nuove dipendenze. Edizioni San Paolo, Milano.
Miller D. (1994). Donne
che si fanno male. Feltrinelli, Milano.
Norwood R. (1985). Donne
che amano troppo. Feltrinelli, Milano
http://www.stateofmind.it/2013/12/manipolazione-dipendenza-affettiva/
http://www.benessere.com/psicologia/arg00/dipendenza_affettiva.htm
http://www.riza.it/psicologia/tu/3849/come-superare-la-dipendenza-affettiva.html
http://www.psiconauti.it/Dipendenze_Affettive.aspx
http://www.iltuopsicologo.it/dipendenze%20affettive.asp
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